Homo Homini Ludus

Clio '92

Musei Civici di Modena

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500 duodecim scripta DCP02323
Il pubblico potrà dilettarsi con riproduzioni di giochi da tavolo di età romana a cura dell’associazione Clio 92, tra cui Ludus latrunculorum e  Ludus duodecim scriptorum. Le sessioni di gioco libero saranno alternate a momenti di spiegazione relativi alla ricostruzione degli antichi giochi attraverso fonti letterarie, materiali archeologici e iconografici.
I giochi da tavolo romano intrecciano la propria strada con quella di numerosi altri personaggi di primo piano quali Cicerone, Seneca, Ovidio e di un’incalcolabile quantità di persone comuni che li utilizzarono per trascorrere in allegria serate di festa nelle domus e villae di amici e conoscenti.
Come si gioca?
Si potrà giocare agli scacchi dell’antica Roma con il gioco dei Latrunculi (dal latino briganti, mercenari), in cui ogni pedina svolge un ruolo diverso: abbiamo le mandrae, i milites e i bellatores. Di questo gioco ci sono pervenute notizie parziali, ad esempio non si conosce il numero di pedine storicamente previsto e non è nemmeno nota la grandezza e la forma della tabula lusoria, ossia del tabellone di gioco.
Le tabulae lusoriae sono le “antenate” dei giochi da tavolo: su basi di appoggio che potevano essere tavoli o vassoi ma anche pavimenti e gradini, veniva riprodotto lo schema di gioco, che poteva quindi essere praticato sia in contesti pubblici che privati.
Per chi vuole giocare a Backgammon (Tavola Reale o Tric-Trac), declinato nell'antica Roma, c’è Ludus duodecim scriptorum, gioco da tavola che letteralmente significa "gioco delle dodici linee": al posto delle linee con cui veniva inciso lo schema del gioco, ci sono lettere da utilizzare per comporre frasi di ogni tipo. Un gioco all’ultima pedina, il cui scopo è quello di portare tutte le pedine all'ultima casella prima dell'avversario.
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